sabato 10 agosto 2013

Come funzionano i matrimoni cinesi

In Italia ci sono molte giovani coppie cinesi che si sposano e se ne trovano molte in città come Milano.

Qualcuno potrebbe chiedersi come mai i cinesi si sposano, mentre altre persone come gli italiani preferiscono non farlo. In realtà, i cinesi non passano per il comune quindi, il matrimonio non ha validità civile. Questo succede per gli stessi motivi per cui una coppia decide di non sposarsi: il matrimonio comporta troppi obblighi e poi divorziare diventa difficile a causa degli iter burocratici e al periodo obbligatorio di separazione. Per questi motivi i cinesi passano per il comune solo quando è necessario essere sposati civilmente per fare qualche pratica come il ricongiungimento familiare.

A parte queste considerazioni, per i cinesi è molto importante avere un partner perché altrimenti si è mal visti e poi anche per continuare la stirpe. Infatti, gli anziani tengono dei registri con tutte le generazioni della propria famiglia.

L'organizzazione

Per organizzare un matrimonio bisogna decidere la data. La data più propizia viene calcolata in base alle date di nascita degli sposi. Poi bisogna invitare i parenti e amici, scegliere il ristorante, ecc.
Ormai, i cinesi si sposano con le limousine noleggiate. Gli invitati che non hanno un mezzo con cui spostarsi vanno con le auto di altri invitati. Quest'ultimi ricevono un compenso.

Il matrimonio

Il giorno prima del matrimonio i parenti e alcuni amici cenano insieme agli sposi al ristorante.
Il giorno del matrimonio, ma anche prima, gli sposi si fanno foto e video. La mattina si va generalmente al parco con i parenti e gli amici più stretti a fare tante fotografie e verso l'una si va al ristorante. C'è il karaoke, gli sposi fanno il loro discorso e soprattutto si mangia un sacco.
Gli sposi passano per ogni tavolo per brindare con gli invitati e spesso qualcuno si ubriaca.
La cerimonia si conclude nel tardo pomeriggio o sera.

I regali
Nei matrimoni in genere gli invitati fanno dei regali agli sposi. Invece, i cinesi danno i soldi nelle cosiddette 'buste rosse' (红包). Questo risolve il problema di scegliere il regalo migliore, ma soprattutto permette agli sposi di pagare le spese del matrimonio e di avere un gruzzoletto per avviare un'attività. Si danno come minimo 200 euro per i conoscenti fino a più di 1.000 euro per i parenti. L'invitato può dare anche meno, ma ci perde la faccia. Infatti, l'ammontare dato da ognuno viene annotato su un registro rosso. Ricordo che per i cinesi, il rosso è il colore dei matrimoni, mentre il bianco è quello dei funerali.
D'altro canto, gli invitati ricevono uno o due pacchetti di sigarette perché a molti cinesi piace fumare. Ci tengo a precisare che non tutti i cinesi sono fumatori.

sabato 3 agosto 2013

Lavoratori cinesi sfruttati?

Quante volte avete sentito dire che i cinesi si sfruttano tra di loro e che i lavoratori cinesi sono sfruttati, costretti a lavorare 20 ore al giorno e altro ancora.
Questo era vero fino a qualche anno fa. Nei laboratori di abbigliamento si lavorava dalla mattina fino a notte fonda. Tuttavia, i cinesi di oggi hanno subito l'influenza del mondo occidentale e sono più consapevoli dei loro diritti.
Infatti, nei laboratori si lavora ancora fino a tardi, ma spesso si comincia a mezzogiorno/pomeriggio. Si tende a dormire di giorno, ma questo perché i lavoratori sono giovani che non vogliono andare a dormire presto. Così, il giorno dopo si svegliano tardi e si preferisce cominciare a lavorare più tardi e quindi finire tardi.

Nei negozi, bar e ristoranti si fanno orari normali come quelli degli italiani. Ad esempio, un negozio cinese apre alle 9 e chiude alle ore 20 e ciò mi sembra del tutto normale. D'altronde, con la crisi attuale, anche gli italiani tengono aperta la propria attività anche di domenica e forse l'unica differenza con i cinesi è che quest'ultimi arrivano spesso a rimanere aperti anche 365 giorni all'anno.

Dove dormono i lavoratori cinesi

Una particolarità del lavoro nelle imprese cinesi è proprio il luogo dove vivono i dipendenti e cioè in uno o più appartamenti del datore di lavoro. A volte, vivono nel luogo di lavoro, ma ciò accade perché il capo non vuole spendere soldi per affittare un appartamento oppure perché il luogo di lavoro comprende uno spazio abitabile, per esempio un laboratorio con appartamento.
Vi assicuro che imprenditori cinesi seri, cercano il massimo confort possibile per i propri dipendenti.

Inoltre, i dipendenti mangiano a spese dell'imprenditore. E' quasi come mangiare tutti i giorni nella mensa aziendale (colazione, pranzo, cena). Magari, qualcuno potrebbe dire che tutto ciò non sia proprio il massimo, ma intanto hanno vitto e alloggio 'gratis' e ciò vuol dire risparmiare parecchio al mese. Provate ad immaginare un italiano che lavora in un negozio italiano e che abbia difficoltà a pagare l'affitto o il mutuo della casa. L'imprenditore cinese risolve il problema alla fonte e dice: "vivi da me e non hai più problemi". Così, con i risparmi in più, il lavoratore può avviare in futuro una propria attività e comprarsi una bella casa.

Svantaggi
Vivere a spese del capo ha però dei costi in termini di confort. Infatti, i dipendenti vivono insieme e magari, qualcuno vorrebbe potersene stare da solo e poi bisogna mangiare quello che prepara la 'mensa' e se uno vuole mangiare qualcos'altro, deve andare a comprarselo e prepararselo da solo.

Igiene

L'igiene non è il punto di forza dei cinesi. Tuttavia, il problema si presenta soprattutto nei laboratori dove c'è più sporcizia e polvere (se producono vestiti).
I cinesi mangiano molto i piatti fritti e ciò fa puzzare e sporcare la casa (pavimento e mobili appiccicosi per l'olio).

In conclusione

Con le considerazioni fatte, secondo me oggi i lavoratori cinesi non sono più sfruttati e l'unico vero problema da risolvere sia l'igiene negli alloggi dei dipendenti.

sabato 20 luglio 2013

Come i cinesi avviano un'attività d'impresa

I primi cinesi venuti in Italia erano venditori ambulanti di cravatte.
Il maggior afflusso è però avvenuto in questi ultimi 10-15 anni. Le attività dei cinesi si sono sviluppate: laboratori che producono abbigliamento in conto terzi, ristoranti, bar, commercianti, ecc...
Quindi, ci si pone una domanda: come fanno i cinesi ad avviare tutte queste attività?


Secondo me, non ha senso farsi domande di questo genere perché altrimenti bisognerebbe chiedersi come fanno tutti gli italiani ad aprire negozi, bar e altro. Però gli italiani, vedendo così tanti cinesi imprenditori, pensano subito che ci sia dietro la mafia cinese che finanzia le attività.
In realtà, la mafia non è così radicata nelle attività cinesi.
Per avviare un'attività serve denaro e il cinese che viene in Italia non li ha. Infatti, tutti i cinesi cominciano a lavorare come dipendenti in altre imprese cinesi, per fare pratica e mettere da parte dei risparmi. Questo è quello che fa chiunque e quindi non è ancora la risposta alla nostra domanda.

Quindi, un cinese che vuole avviare un'attività si rivolge ai parenti o amici per farsi prestare il denaro necessario e spesso i parenti lo danno senza interessi. Ovviamente, il cinese si rivolge a persone che magari hanno già una propria attività o comunque hanno abbastanza risparmi. Accumulando 2000-5000 euro (o più) da ognuno si raggiunge una somma non irrilevante. Se il denaro non basta, ci si rivolge ad altri finanziatori che potrebbero essere usurai o non.
Trovati i soldi, il cinese acquista o affitta l'immobile dove esercita la propria attività.
I cinesi sono gran lavoratori e spesso rinunciano alle vacanze. Ciò ha permesso loro di accumulare sempre più risparmi per reinvestirli e assicurarsi un futuro migliore per sè e per i propri familiari. Ricordo che in Cina non c'è la pensione per tutti, quindi i cinesi hanno bisogno di lavorare anche per mantenere i propri genitori in vecchiaia.

Riassumendo, per un cinese aiutare un altro cinese (che conosce) è quasi un dovere sulla base del cosiddetto guanxi, cioè un rapporto di conoscenza e supporto che lega i cinesi.

lunedì 1 luglio 2013

Dove vanno i cinesi morti?

Questo è quello che molti italiani si chiedono e le risposte si trovano anche sul Web, come in questa lettera dall'AssoCina.

Nonostante le risposte date dall'associazione, alcuni continuano a pensare che i cinesi morti finiscano nei piatti dei ristoranti o i corpi vengano usati per traffici illeciti. La fantasia ha portato a fare così tante congetture che nemmeno le persone più razionali sono riuscite a capire la realtà dei fatti.

La risposta alla domanda è molto semplice: i cinesi morti vanno in Cina. Ciò spiega perché in Italia non vediamo nei cimiteri i cinesi (che in realtà ci sono, ma sono pochi).
D'altro canto, mi sembra ovvio: un italiano che muore in terra straniera non avrebbe preferito che il suo corpo venisse riportato in Italia per poi fare anche il funerale con tutti i suoi cari?

Soprattutto i cinesi di prima generazione preferiscono trascorrere gli ultimi anni della propria vita in Cina e ciò contribuisce a diminuire l'età media dei cinesi in Italia. Inoltre, se un cinese muore in Italia, la salma viene cremata e poi portata in Cina.
La maggior parte dei cinesi in Italia viene da una regione denominata Zhejiang. Se farete un viaggio in Cina, andate nelle campagne, in montagna e probabilmente troverete delle tombe come questa in figura.

I funerali

I funerali cinesi durano giorni, non è una cerimonia semplice. Ci si veste di bianco, si fanno preghiere e si bruciano pezzi di carta che rappresentano il denaro. Sono stato ad un funerale cinese e la cosa che mi ha dato più fastidio sono i petardi e i fuochi d'artificio che facevano molto rumore.
Se un funerale così venisse celebrato in Italia, sarebbero tanti gli italiani a protestare.

In conclusione

Se ci sono vicende particolari di traffici illeciti e così via, sono del tutto eccezionali e penso che l'illegalità non abbia nazionalità, ma coinvolge persone provenienti da qualunque parte del mondo.
Spero di essere stato chiaro e se avete ancora dei dubbi, fate pure le vostre domande tra i commenti.